Il 04 aprile 2019 la Comunità senegalese di Napoli si incontra per festeggiare l’Indipendenza ma non solo ….

Il 04 aprile è una data importante per il Senegal perché nel 1960 ottenne la completa indipendenza dalla Francia. Ogni anno la Comunità Senegalese di Napoli festeggia questa ricorrenza.  Quest’anno l’Associazione Senegalesi di Napoli ha organizzato un incontro nella sala convegni della Filcams di Piazza Garibaldi non solo per festeggiare l’anniversario della liberazione ma soprattutto per discutere i problemi che incontrano ogni giorno i cittadini senegalesi a Napoli. E’ una giornata piovosa quella di ieri e  l’incontro, previsto per le 14.30, è iniziato con circa un’ora di ritardo. Nell’attesa tre giovani senegalesi appendono la bandiera del Senegal  alla parete. Pian piano iniziano ad arrivare altre persone fino a quando la sala si riempie completamente. Arriva anche un gruppo di ragazzi italiani che interverranno nel corso dell’incontro. I ritardatari restano fuori la porta di ingresso della sala ad ascoltare gli interventi che si susseguono. Il primo intervento  è di Matar,  un giovane senegalese che, dopo aver dato il benvenuto a tutti i presenti e dopo aver illustrato i punti all’ordine del giorno, sottolinea che il pomeriggio vuole essere un momento per parlare dei problemi che affrontano i cittadini senegalesi a Napoli. Matar nel suo lungo intervento in wolof guida i presenti in un viaggio molto interessante nella storia del Senegal. Parte dall’Indipendenza e parla poi dei presidenti che negli anni si sono succeduti iniziando dal primo, Leopold Sédar Senghor, eletto nel 1960 che resterà poi alla guida del Senegal per i successivi 20 anni, e poi del suo successore Abdou Diouf e del liberale Abdoulaye Wade che riuscì a rendere il Senegal un Paese attraente anche da un punto di vista turistico, fino ad arrivare all’attuale Presidente, nato un anno dopo l’indipendenza del Paese. Dopo aver passato in rassegna la storia del Senegal il giovane senegalese passa la parola a un rappresentante di una Ong di Castellammare di Stabia, Comunità Promozione e Sviluppo, che da circa 30 anni opera in Senegal. Emozionato davanti ad una platea attenta, il giovane della ONG ringrazia Associazione Senegalesi di Napoli per l’invio e spera che prima o poi la stessa ONG riesca ad organizzare la giornata dell’Indipendenza a Castellammare. Nella seconda parte del suo intervento, il rappresentante illustra tutti i progetti attualmente attivi in Senegal, da quelli che si occupano di pesca ed agricoltura a quelli di turismo sostenibile, passando per il progetto di una scuola che segue ragazzi con varie sensibilità. Su quest’ultimo progetto in particolare si sofferma l’attenzione di un ragazzo senegalese, che interviene incuriosito perché la scuola si trova a ‘Mbour vicino la sua città. Lo scambio di informazioni fra il giovane senegalese ed il giovane migrante viene interrotto dall’arrivo del Console del Senegal a Napoli, Sene Idrissa, che in un lungo intervento chiede di essere informato in tempo dei problemi dei senegalesi a Napoli in modo da cercare di risolverli. Sottolinea inoltre quanto la presenza del Consolato nel proprio paese di origine sia un’opportunità e porta l’esempio dei cittadini del Benin che, a differenza dei cittadini del Senegal, non hanno in Campania l’autorità consolare. Il Console si lamenta che molto spesso viene a sapere le informazioni per strada e quindi invita i presenti a coinvolgerlo in caso di problemi. Nella seconda parte dell’incontro Pierre Preira, Presidente dell’Associazione, ha introdotto tematiche che interessano molti  cittadini senegalesi come la questione della partiva iva che riguarda molti lavoratori autonomi oppure il reddito di cittadinanza e i requisiti necessari per inoltrare la richiesta.  Abbiamo lasciato una sala gremita che discuteva e si confrontava su questioni molto pratiche e ci siamo ricordati una frase dell’intervento introduttivo di Matar quando diceva  “oggi abbiamo deciso di parlare noi stessi dei nostri problemi senza far intervenire avvocati o professionisti”.